I modelli didattici hanno recitato un ruolo cruciale come sussidi educativi. Gli esemplari naturali sono sempre stati critici per costo, fragilità e condizioni di conservazione.
Quando i libri non avevano fotografie a colori (prima del 1980) o ne avevano solo pochissime (anni 1940-50), i modelli erano indispensabili ausili per descrivere le specie animali e vegetali, i processi di crescita e di adattamento agli habitat naturali dei viventi ed i fenomeni astronomici. La collezione del NeMuSS copre l’intero arco del loro sviluppo didattico (1900 – 1970) con esemplari italiani Paravia, Vallardi, Fumeo) e statunitensi (Biocraft).
